venerdì, dicembre 01, 2006

Un Nuovo Bando

Con determina dirigenziale n. 657 del 29.11.2006, è stato approvato l'Avviso Pubblico per il finanziamento di progetti da attuare per la prevenzione ed il recupero delle dipendenze.L'iniziativa rientra nel Piano di Zona 2005/2007, approvato dal Comune di Triggiano e dai Comuni di Adelfia, Capurso, Cellamare e Valenzano, facenti parte dell'Ambito Territoriale n. 5 AUSL BA/4.All'avviso potranno partecipare tutti i soggetti di cui all'art. 115 e 116 del DPR 309/90, dalle organizzazioni di volontari di cui alla Legge 266/91 o dalle Cooperative Sociali di cui art. 1, comma 1, lettera b) della Legge 381/91 o loro Consorzi con esperienza nell'Ambito delle Dipendenze e della loro prevenzione.Le domande di finanziamento, con i relativi progetti (da formulare secondo i modelli allegati all'Avviso, dovranno essere presentate all'Ufficio Protocollo del Comune di Triggiano - quale Comune Capofila dell'Ambito, entro e non oltre le ore 12 del 05.01.2007.Ulteriori informazioni e chiarimenti potranno essere richiesti all'Ufficio di Piano, al recapito telefonico - fax 0804683815, e presso le sedi dei Servizi Sociali dei Comuni interessati.
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martedì, novembre 28, 2006

Un anononimo del Blog Triggiano Democratica

Con riferimento alla lettera del PDCI.

...non è certo un segreto che tutti i partiti di centro sinistra e centro destra si siano accordati e si siano distribuiti raccomandazioni per dei posti all'ipermercato Bari Blu.... io l'ha saputo in un bar mentre prendevo un caffè. comunque questi comunisti non concluderanno nulla.

lunedì, novembre 27, 2006

Lettera del PDCI di Triggiano

Dalla sezione “25 Aprile” del PdCI di Triggiano, riceviamo per la pubblicazione il testo della lettera inviata il 14 novembre ai locali segretari dei partiti della coalizione di centrosinistra e al sindaco Cassano:
Alla luce di pratiche politiche di natura spartitoria e clientelare alle quali si sta assistendo negli ultimi giorni, la sezione “25 Aprile” del Partito dei comunisti italiani ha deciso di sospendere i rapporti di collaborazione con la coalizione del centrosinistra di Triggiano. Pur continuando a nutrire fiducia nell’operato del Sindaco e della Giunta Comunale e pur riconoscendo la validità e l’efficacia dei provvedimenti amministrativi finora adottati, la sezione si sta interrogando sulla sussistenza dei presupposti etici per un’azione politica concertata e negoziata. Non siamo disposti a negoziare, infatti, concetti e prassi quali legalità, trasparenza e tutela delle pari opportunità che sottendono – e rendono politicamente significativo – il programma elettorale sottoscritto da tutte le forze della coalizione. Non possiamo altresì negoziare la nostra identità in nome di un realismo strategico perdente in partenza che riproduce – senza determinare alcun mutamento – meccanismi di gestione della cosa pubblica ambigui e nient’affatto “orizzontali”. Si è a lungo discusso, durante riunioni di cui a questo punto ci sfugge il senso, di quali politiche sociali adottare per garantire i diritti di cittadinanza e lo sviluppo del territorio. Tra i diritti di cittadinanza c’è – inviolabile – il diritto al libero accesso al mercato del lavoro, senza distinzione alcuna. Responsabilità non derogabile dell’Ente pubblico, laddove coinvolto, è vigilare scrupolosamente sulla liceità delle procedure. Su questa responsabilità si gioca interamente la partita della credibilità delle istituzioni agli occhi, soprattutto, di quei giovani tanto osannati in campagna elettorale e così malamente umiliati da certe logiche. Il prezzo della politica, lo sappiamo, è un prezzo alto, soprattutto il prezzo di una politica onesta. Lo sanno molti di noi che – giovani e meno giovani – lottano quotidianamente contro la precarietà lavorativa, la disoccupazione e le mille sciagure del lavoro atipico e che, nonostante questo, non hanno mai pensato di trarre alcun profitto personale dall’impegno politico. Hanno pensato, invece, di sostenere e di far parte di questa coalizione per non veder più violata, con il cinismo di chi crede che la democrazia sia una forma sublimata di ricatto, la propria dignità. A questo punto riteniamo doveroso avviare al nostro interno una riflessione seria e pacata. Questo spiega la nostra assenza alle riunioni in corso.